28/11/2018 0 Commenti Qigong per operatori del benessere![]() La pratica del Qigong per operatori del benessere Nella nostra scuola abbiamo corsi di qigong all’interno dei programmi di formazione, qual è la funzione di questa disciplina? E’ utile per gli operatori del benessere, naturopati, olisci o tuina? Intanto diciamo che la MTC è alla base del programma di formazione nella nostra scuola, pertanto una pratica energetica che riguarda l’operatore è alla base sia della sua preparazione personale, che necessaria per una corretta esecuzione dei trattamenti. Quando si ha a che fare con l’energia delle persone è necessario essere in un buono stato energetico personale, per poter innanzitutto evitare di “ammorbare” le persone che trattiamo con la nostra negatività, che d’altro lato “schermarci” dalle influenze emotive, energetiche, fisiche, ecc… di cui possiamo caricarci mentre operiamo a contatto con una persona che può avere qualche problema personale. Non ultimo, una giornata di lavoro è pesante, sia fisicamente che emotivamente, e la nostra stabilità deve essere presente peer tutto il periodo dei trattamenti che offriamo. La capacità di centrarsi è una qualità mentale, ma come sappiamo, la pratica energetica del qigong, non è una semplice attività fisica, ma è un qualcosa che coinvolge tutte le varie strutture energetiche del corpo, compreso il sistema nervoso, la nostra emotività, i nostri sensi, ecc… Le serie di esercizi che insegniamo nei nostri corsi, sono congegnati per migliorare, aumentare ed equilibrare l’energia dell’operatore, per metterlo in grado di poter accrescere le sue capacità. Occorre infatti che l’operatore abbia una capacità di un certo livello, e che la sua sensibilità sia sempre attiva, sicuramente superiore alla persona che gli si affida per migliorare la salute. Qualsiasi lavoro ha una criticità, nel campo del benessere, chi lo promuove, deve anche poterlo manifestare, non con un semplice “credo”, ma nei fatti dell’espressione psico-fisica. Nella scuola di arti marziali, la Scuola del Fiume, dove ho insegnato per quasi 35 anni, un passaggio del mitico regolamento interno diceva, che il praticante deve “condurre una vitae quilibrata e dinamica, in armonia con l’ambiente che lo circonda” (cit.), questo vuol dire “essere” e non fare semplicemente, saper esprimere con la propria energia, non imitare un qualcosa che semplicemente pensiamo che sia giusto. La pratica del qigong rappresenta una metodica di lavoro sul corpo, la mente e tutto quello che in MTC viene chiamata “sostanza fondamentale”, quindi abbiamo la possibilità innanzitutto di migliorare la nostra di energia, e poterci poi occupare anche di quella delle altre persone, non ultimo anche quello di poter consigliare eventuali esercizi ai nostri clienti, trasferendo così anche la conoscenza di una pratica antica e molto particolare, utilissima per tanti aspetti, nelle università cinesi di medicina tradizionale, il qigong e il taijiquan, sono infatti chiamate “le pratiche di lunga vita”. Mario Picconi
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