di Mario Picconi, direttore della Scuola
Ormai da molti anni il mondo delle discipline bionaturali si sta sviluppando attraverso una miriade di corsi e corsetti, con il tentativo da parte di alcune organizzazioni "ufficiali", ma anche regionali, di creare delle linee guida che rendano abbastanza omogenea la formazione dei naturopati, operatori tuina, aperatori olistici, ecc... Nelle ampie maglie di tutto ciò si creano delle realtà che operano autonomamente senza competenze, oppure come nel nostro caso, piccole e preziose realtà che sono professionalmente qualificate. Senza addentrarci in questa sede nell'ambito della formazione specifica e di come dovrebbe o potrebbe essere fatta, ci siamo chiesti una cosa che sembra ovvia, ma non lo è...ma quali sono le persone "in grado di insegnare"? Inoltre, che titoli dovrebbe avere una persona per insegnare? E quali competenze? Insegnare non è affatto facile, e non dipende dalla bravura individuale nel senso tecnico, non è nemmeno questione di passione; del resto la competenza tecnica, senza la suddetta passione o senza competenza specifica non è sufficiente. Ecco che nella nostra esperienza ci siamo "esperienziati", nel senso che abbiamo praticato l'insegnamento verificando la qualità degli studenti, sia nel senso dell'apprendimento che nel senso della trasformazione individuale. Sinceramente "l'esperienza non si compra", l'esperienza non si improvvisa, la competenza non è frutto di un diploma, tantomeno quella dell'insegnamento. Dobbiamo intanto dire che la maggior parte dei nostri insegnanti sono persone laureate, e questo non è scontato, le altre persone del corpo insegnanti, sono persone esperte e professioniste nelle discipline che insegnano, ciononostante abbiamo una direzione didattica che si preoccupa di armonizzare i percorsi di formazione, di tenerli aggiornati ed adeguati alle continue esigenze formative. Ormai chi ci conosce lo sa, non siamo dei venditori, non siamo dei commercianti, ma siamo "solo" dei formatori, motivati, seri e competenti. Ecco che dopo 10 anni di "pratica" ci siamo fatti molte domande sull'insegnamento ed abbiamo predisposto un percorso che agevola, la persona che si propone di diventare insegnante, nell'apprendere le modalità, le tecniche e le strategie per condurre l'insegnamento della materia di cui è titolato. In termini generali le competenze che forniamo, riguardano 2 aspetti fondamentali: 1) la conoscenza approfondita delle materie; 2) la conoscenza della didattica e della metodologia di insegnamento; Nel percorso di studio, ci saranno quindi alcune materie specifiche di carattere didattico, che riguarderanno l'acquisizione di strumenti per la comunicazione e l'insegnamento a carattere generale... Non ultimo il futuro insegnante avrà la possibilità di fare esperienza insieme ai docenti e di allenarsi, esercitandosi nell'applicazione delle metodologie indicate nel percorso di formazione.
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26/11/2018 0 Commenti La cromopuntura in MTC![]() Questa metodica è una modalità particolare di stimolazione dei punti dell’agopuntura, si basa sull’utilizzazione di frequenze di luce emesse da un’apposito dispositivo. La nascita della cromopuntura è attribuita ad un ricercatore tedesco Peter Mandel e si propone di veicolare attraverso i meridiani dell’agopuntura e altri punti individuati dallo stesso Mandel una determinata informazione, che verrebbe ricevuta dal sistema nervoso. La basi della cromopuntura si fondano sugli studi della fisica quantistica e del biofisico Fritz A.Popp dell’Istituto Internazionale di biofisica di Kaiserlautern, egli è riuscito a dimostrare che le cellule di qualsiasi essere vivente emettono radiazioni di luce dette biofotoni. Questo tipo di radiazione rappresenta un campo energetico regolatore che esercita un’influenza fondamentale su tutti i processi biochimici. E’ su questa importante scoperta scientifica che Peter Mandel fonda gran parte di quello che è il bagaglio conoscitivo della metodica da lui sviluppata. La Cromopuntura permette di reintrodurre la corretta energia informativa laddove risiede un’informazione errata che nel tempo si esternalizza attraverso quello che noi definiamo comunemente (disturbo) sintomo. I colori sono delle onde elettromagnetiche che la nostra cortecia visiva riceve tramite la retina che è capace di distinguere le radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d’onda fra 380 e 750 nm e con una frequenza compresa fra i 400 e i 790 tera Herz; è proprio la frequenza della luce che determina il colore dell’oggetto da cui proviene la luce stessa. Peter Mandel ebbe una straordinaria intuizione: comprese che la materia fisica, i nostri tessuti, i nostri organi, sono un’unità di spettro nella quale ogni gruppo di cellule vibra ad una frequenza specifica e questa può essere espressa in uno dei sette colori dello spettro; ogni organo ha una sua specifica frequenza di trasmissione (per esempio il fegato con il giallo) e vibra in risonanza con essa. Ogni organismo vivente quindi irradia un debole ma permanente flusso di luce, emette cioè dei biofotoni, particelle di luce portatrici di informazioni. Sono questi biofotoni, secondo il professor Popp, il principale meccanismo di trasporto di informazione tra le cellule. Secondo il fisico tedesco la luce ed i fotoni partecipano alle operazioni di comunicazione nelle nostre cellule, essi regolano la crescita e la rigenerazione delle cellule stesse e controllano tutti i processi biochimici. Alterazioni della struttura organizzativa di questo campo possono esitare in una crescita cellulare anormale e quindi alterazione organica. Sulla base di queste considerazioni, un eventuale squilibrio può essere nuovamente armonizzato attraverso una frequenza nella quale quel determinato sistema-tessuto- vibra; questo consentirebbe la riattivazione delle linee di comunicazione bio fotonica interrotte, determina un’attività di ristrutturazione del campo bio fotonico e ripristina una vibrazione coerente. Il professor Popp spiega che un aumento della emissione di fotoni da parte di un sistema è sempre legato all’abbandono del coerente stato di equilibrio delle funzioni interne (situazione che poi porterà alla malattia), spiegando che i punti cutanei che emettono più biofotoni rispetto al resto della cute sono quei punti corrispondenti ai punti di agopuntura. Immaginiamo quindi i punti di agopuntura come dei chip, precisi distretti cutanei; agendo con il colore su di essi viene riordinata l’alterata informazione responsabile dell’insorgenza dei sintomi. In linea teorica la Cromopuntura copre tutta la clinica medica. Non si va ad agire infatti sul sintomo specifico, ma si interviene sulle alterazioni informative generali dell’organismo. Da un punto di vista strettamente statistico, però, ci sono sicuramente degli ambiti che rispondono particolarmente bene al trattamento con il colore. La Cromopuntura agisce particolarmente bene nelle seguenti aree: 1) Sindromi da dolore : artrosi, artriti, cervicalgie, lombalgie, gonalgie, cefalee, fibromialgie ecc. 2) Sfera neuro endocrina femminile: dai disturbi della sfera mestruale a quelli della menopausa, da problematiche legate alla fertilità alle disfunzioni della sfera sessuale. 3) Patologie ansioso-depressive ed in generale tutti gli stati di esaurimento psico-fisico. Nel corpo umano è stato dimostrata l’esistenza di vie di trasmissione della luce che corrispondono esattamente ai meridiani descritti dalla medicina tradizionale cinese. Le due componenti più importanti della cromopuntura sono la luce e la pelle. Attraverso specifici punti e zone della cute “per mezzo del colore” si inducono nella cellula e nei sistemi del corpo informazioni riequilibranti. Scuola Panakeia 20/11/2018 0 Commenti La coppettazioneLA COPPETTAZIONE IN MEDICINA CINESE
Uno dei testi cinesi più antichi che fa riferimento alla coppettazione è il “Manuale per le emergenze mediche” scritto ai tempi della dinastia Jing (281-341 d.c.), ma anche in molte altre parti del mondo si faceva uso di questa metodica, che veniva usata soprattutto per il drenaggio di essudati infiammatori. Lla medicina cinese ha sviluppato una tecnica più specifica e raffinata, rivolta al trattamento di molti disturbi. Praticabile da tutti, con una necessaria preparazione tecnica, la coppettazione (ba guan fa), consiste nell’applicare sulla cute una coppetta al cui interno sia creato il sottovuoto, questo provoca un effetto suzione che scolla i tessuti e favorisce la circolazione dei fluidi e del sangue (e secondo la MTC del Qi). Le indicazioni di questa metodica di trattamento riguardano tutte quelle condizioni dove sia necessario far circolare il Qi ed il sangue (xue) nei meridiani, quando si debbano combattere i fattori patogeni freddo e umidità, ed è efficace nelle condizioni di dolore muscolare. Nella clinica della medicina cinese si fa riferimento a trattamenti che riguardano:
La metodica di esecuzione prevede varie modalità, quella tradizionale, in cui si usa un cotone imbevuto di alcool a cui si da fuoco e si pone la fiamma all’interno della coppetta, creando così un sottovuoto; metodiche più moderne prevedono l’usi di strumenti a stantuffo o pompette per l’aspirazione dell’aria. Le coppette possono essere di diverso materiale: in bamboo, vetro, ceramica, plastica o silicone; ed hanno diverse dimensioni a seconda della superficie da trattare. L’applicazione prevede: la permanenza a dimora per 5-15 minuti; la coppettazione intermittente, dove si appoggia e stacca ripetutamente la coppetta, provocando un piacevole effetto; lo strisciamento sulla cute previa l’applicazione di un olio medicamentoso. Quest’ultima modalità si applica in modo preferenziale sulla schiena, lavorando così sul meridiano della vescica, dove si localizzano molti punti importanti sia a livello organico che psichico. I trattamenti possono essere eseguiti tenendo conto di vari aspetti:
Ad ogni modo questa metodica risulta essere sicura, affidabile e di facile apprendimento. Dott. Mario Picconi 26/4/2018 1 Commento Naturopatia e Qigong![]() La Naturopatia è una materia che appartiene al grande mondo delle discipline bionaturali e che si prefigge di migliorare il livello della salute della persona stimolando le capacità di riequilibrio del sistema corpo – mente. Partendo da questa considerazione si può intuire meglio perché il Qigong debba far parte a tutti gli effetti del bagaglio nozionistico esperienziale del Naturopata. Questa antica arte terapeutica attuata attraverso il movimento viene utilizzata sin dai tempi più remoti nell’antica Cina per recuperare o migliorare il livello di salute dell’individuo. La malattia, in ottica di medicina tradizionale cinese, è sempre stata vista come il risultato di uno squilibrio energetico della persona. Ma cosa si intende per energia? Questa domanda è molto importante perché nel mondo delle discipline bionaturali ci si prefigge di lavorare con l’energia ed il Qigong, assieme al Taijiquan, è uno strumento attraverso il quale poter lavorare sulla propria energia. Il concetto di energia, denominato “QI” in medicina tradizionale cinese, non è un termine che esprime qualcosa di magico o di soprannaturale ma descrive il livello di vitalità dell’organismo dato dal livello di funzionamento dei vari organi e apparati del sistema. Avere una buona energia vuol dire pertanto seguire tutte quelle norme igienico comportamentali orientate a migliorare la salute: quello che in tempi moderni viene definito stile di vita. Lavorare con l’energia dell’altra persona, poterla aiutare e sostenere nel suo percorso di riequilibrio prevede necessariamente un lavoro su se stessi. Come è possibile infatti aiutare l’altro se prima non si aiuta se stessi? O per dirla in termini più legati alla filosofia orientale (yin -yang) come è possibile dare da un vuoto? Queste antiche discipline da sempre puntano l’attenzione su un corretto controllo posturale, su una libera e naturale respirazione e su una condizione di vuoto mentale che non vuol dire non pensare ma essere liberi da pregiudizi per poter meglio comprendere la situazione che ci si presenta. Fondamentale è armonizzare la mente – cuore, ovvero liberare l’operatore da ogni forma di condizionamento psico – emotivo nel massimo rispetto della persona che riceve il trattamento. Questo equivale a trovare un centro di stabilità funzionale ad una vita equilibrata, premessa indispensabile per essere dei buoni operatori. Lavorare nel settore della salute ci fa incontrare con ogni genere di persona ed è fondamentale imparare ad avere un proprio centro di stabilità psico – fisica. In definitiva questo vuol dire imparare ad avere il giusto distacco per riuscire a comprendere meglio il bisogno dell'altro.Questo aspetto è fondamentale perché spesso uno degli errori che viene fatto da moltissimi operatori è quello di farsi condizionare, durante la fase di trattamento, dai problemi che la persona porta con sé. Tutto questo porta l’operatore a farsi carico del problema anziché risolverlo con tutti i problemi del caso: ci si può letteralmente portare a casa lo squilibrio. Inoltre, lavorare sul proprio corpo e sulla propria mente attraverso il Qigong ci permette di sentire come i nostri muscoli e articolazioni possano essere bloccati e come attraverso l’attenzione ed il rilassamento sia possibile andare a sciogliere i medesimi blocchi. Lavorare con il proprio corpo ci permette di vivere delle sensazioni che diventano dei punti di riferimento attraverso cui aiutare il prossimo. È possibile da qui comprendere come certi dolori muscolari siano da attribuire ad un errato uso degli stessi o come sia importante gestire la propria postura durante un massaggio sia per trasmettere bene il nostro movimento che per preservare la nostra integrità strutturale e prevenire possibili dolori alla schiena ad esempio. Questi sono i motivi fondamentali per cui un buon Naturopata o operatore del benessere non può non conoscere e fare sua l’esperienza psico – motoria del Qigong. Dott. Francesco Corsi 20/4/2018 0 Commenti Allergie primaverili e naturopatia![]() E’ arrivata la Primavera, ma sono arrivate anche le allergie! Questo problema, negli ultimi venti anni, è aumentato in maniera esponenziale. Cerchiamo di comprendere meglio. Allergia deriva da due parole greche: allos che significa "diverso", ergon che significa "effetto". La combinazione lessicale fa riferimento alla reattività spontanea ed esagerata dell’organismo del soggetto allergico a particolari sostanze, che risultano invece innocue nell’80% della popolazione. Un'allergia è, quindi, una risposta eccessiva da parte del sistema immunitario ad un agente esterno; questa risposta deriva da una causa interna. La maggior parte delle reazioni allergiche si producono perché l'allergene o la sostanza davanti alla quale certi individui reagiscono, stimola la produzione di immunoglobulina E (IgE), un anticorpo che gli allergici sviluppano in maggiore quantità. A sua volta, l'IgE sensibilizza certe cellule della circolazione e dei tessuti, e quando l'allergene entra in contatto con l'organismo, le cellule in precedenza sensibilizzate, si rompono liberando, principalmente, istamina. Questa sostanza, molto tossica, è la responsabile delle reazioni infiammatorie acute che si producono tra i quindici e i venti minuti dopo l'inalazione o il contatto. Gli allergeni possono provocare una reazione allergica penetrando nell’organismo secondo diverse modalità:
I sintomi si sviluppano immediatamente dopo che si è stati esposti alle sostanze che provocano allergia e possono includere:
Fortunatamente, esistono anche diversi rimedi naturali per trattare l’allergia, alcuni che funzionano addirittura da antistaminico naturale. Il mondo della natura mette a nostra disposizione i cosiddetti adattogeni, chiamati così perché consentono di aumentare la resistenza e la capacità di adattamento dell'organismo agli agenti stressanti e alle condizioni sfavorevoli di qualunque origine, mediante una completa nutrizione cellulare, potendo così agire non sui sintomi ma sulle cause che possono dare origine a squilibri. Ricordiamo alcuni tra i più efficaci e importanti: ginkgo, rodiola, guaranà, eleuterococco. Anche un’alimentazione corretta durante l’allergia può fare la differenza, infatti, sempre più spesso invece le allergie ai pollini si associano a un'insofferenza verso determinati tipi di frutta o verdura. Una mela, ad esempio, può esser pericolosa per chi è allergico alla betulla e il melone invece per chi è sensibile alle graminacee. Queste allergie crociate possono essere talvolta arginate cuocendo il frutto. In Medicina tradizionale cinese (MTC) in caso di allergie sono due gli organi in condizione di carente equilibrio: Fegato e Polmone. L’allergia di tipo respiratorio-oculare, stagionale, è l’espressione di una debolezza dell’energia polmonare concomitante un eccesso dell’energia del Fegato. In primavera, per l’agopuntura, il Fegato si trova fisiologicamente al massimo della sua espressione funzionale mentre il Polmone, organo dell’autunno, è in un momento naturale di lieve fragilità. Un deficit dell'energia difensiva (Wei Qi) dei Reni e dei Polmoni si accompagna anche a un deficit del Vaso Governatore (Du Mai) insieme ad una presenza cronica di Vento nel naso. I rimedi floreali, per la loro funzione armonizzatrice delle emozioni e dei sentimenti che si trovano in squilibrio, possono essere di grande aiuto per le persone che soffrono di allergie diverse. Con i Fiori di Bach non si tratta direttamente l’allergia, ma la persona allergica. I risultati che si ottengono sono spesso risolutivi del problema, in casi meno riusciti, permettono comunque di ridurre i sintomi più comuni e di prevenire l’insorgenza delle crisi. Durante la consulenza si arriva ad individuare una formula personale scegliendo quelle essenze floreali con le quali la persona si sente più concorde e successivamente possono essere assunte oralmente, in gocce o usate localmente per via topica in crema. Un altro aiuto ci viene dagli olii essenziali. Possiamo provare con: Melissa come antistaminico, antispasmodico, battericida, tonico nervoso, sedativo e riunisce molte altre condizioni. Lavanda come un olio balsamico, calmante, sedativo, rilassante e pulitore. Camomilla, molto rilassante, particolarmente per il sistema nervoso e la digestione. Calma l'ansietà ed il nervosismo ed è eccellente per persone stressate che tendono ad essere iperattive e troppo sensibili, con problemi digestivi e di allergie. Ornella Corona - Naturopata 12/11/2013 0 Commenti AlimentarSi per amarSi![]() Consigli dalla Naturopatia a cura di: Giovanna Nobile “Lascia che il cibo sia la tua medicina” usava dire Ippocrate, il primo nutrizionista di cui si abbia memoria, intuendo così, quanto l’alimentazione incida sul nostro stato psicofisico.Conoscere in che modo nutriamo il corpo, sapere che il cibo che mangiamo influisce non solo sul nostro aspetto fisico ma anche su ciò che pensiamo, diciamo o facciamo, fa di noi esseri più raffinati ed evoluti, mettendoci in condizione di scegliere come e se migliorare la nostra qualità di vita. La naturopatia è una disciplina molto utile e consiglia le persone ad alimentarsi in modo sano ed equilibrato, proponendo la scelta di cibi biologici, freschi e di buona qualità e insegnando a reinserire negli usi quotidiani quelle antiche abitudini alimentari proprie dei nostri nonni. Il nostro paese, con il suo clima mite, ci fornisce una notevole varietà di prodotti e, soprattutto per quanto riguarda frutta e verdura sarebbe sempre auspicabile scegliere prodotti locali e di stagione. Possiamo tuttavia rivolgerci anche a prodotti provenienti da altre culture per quei cibi che, a tutt’oggi, si sono rilevati piuttosto interessanti, tipo gli alimenti tipici della macrobiotica o i cosiddetti “cibi curativi” spesso usati dalla medicina cinese. Il nostro corpo conosce esattamente le leggi della natura e, in maniera istintiva, ricerca quei cibi con i loro colori e sapori di cui necessita. La natura con la sua grande saggezza, se la sappiamo ascoltare, ci sa nutrire e curare. Oggi parleremo di SEMI OLEOSI: IL SESAMO calcio per le nostre ossa Il sesamo è un seme da sempre usato e coltivato in Sicilia, soprattutto per guarnire e insaporire il pane. Gli abitanti di questa regione lo chiamano in dialetto “gigiulena” e sulle loro tavole non manca mai. Questo seme oleoso è caratterizzato da un elevato contenuto di proteine (18,7%), grassi (53,5%) e carboidrati (15,6%) che conferiscono al seme un notevole potere calorico (595kcl). Ma il vero aspetto interessante si evidenzia nel notevole contenuto di sali minerali (media superiore rispetto ad altri semi oleosi) ed in particolare al contenuto di CALCIO (815mg). Tra gli altri minerali di tutto rispetto troviamo il magnesio (815mg), il fosforo (477mg) e il ferro (20,1mg). Altrettanto interessante il contenuto nel seme di vitamina B1 (0,92mg), B2 (0,47mg) e PP (6,9mg). I semi di sesamo possono essere utilizzati interi o leggermente tostati per condire verdure e pietanze in genere. Si possono anche macinare finemente e mescolare con il sale. In quel caso otteniamo un gustoso condimento facilmente reperibile in commercio con il nome di GOMASIO. Per chi volesse preparare il gomasio a casa si consiglia di effettuare una tostatura molto leggera per evitare la formazione di sostanze tossiche derivanti da una tostatura eccessiva. Il sesamo, in quanto seme oleoso ricco di calcio è uno degli alimenti fondamentali per le nostre ossa. Utilissimo per tutti e in particolare per le donne a partire dal climaterio per combattere l’osteoporosi. 18/9/2013 0 Commenti trattare febbre e influenza![]() Questo tipo di disturbi è molto comune in questo periodo dell’anno, con l’arrivo del freddo e il cambio di stagione l’organismo non è preparato e può accadere di ammalarsi; attenzione però, non tutto il male vien per nuocere, la febbre è il tentativo dell’organismo di combattere da solo, anzi fino ad un certo punto è bene che il sistema immunitario faccia il suo dovere, dalla naturopatia possiamo trarre importanti consigli per consentire al nostro organismo di regolare la sua risposta, modulando l’azione difensiva, senza spegnerla… Ci auguriamo, con questa breve trattazione di dare degli spunti utili per provare l’utilizzo di qualche prodotto o tecnica di massaggio… Il trattamento della Febbre è rivolto ad abbassare l’iperpiressia, quando questa diventa così alta da risultare mal tollerata dalla persona, in questo caso bisogna tener conto delle condizioni generali del soggetto: età, stato di salute, preesistenza di patologie, affaticamento, stress… La natura non prevede le necessità di andare al lavoro, gestire gli impegni o le vacanze, quando arriva la febbre c’è una causa che va tenuta in considerazione, quindi affrontata in maniera adeguata. In generale la febbre è un segno di pronta risposta del sistema immunitario, vA quindi considerata un alleato…. In caso di una sindrome influenzale, occorre tenere in considerazione l’insieme dei sintomi e la loro localizzazione, pertanto il trattamento di una febbre con sindrome respiratoria, sarà diverso da quello per una sindrome gastroenterica, o da quello per una sindrome artromialgica. Fortunatamente è possibile combinare l’azione di più rimedi per poter aiutare l’organismo a dominare la malattia. Trattamento: in naturopatia possono essere utilizzate le piante (decotti, oli essenziali, estratti secchi, macerati glicerici, tinture madri), i fiori di Bach, la riflessologia plantare, il massaggio dei punti di agopuntura, la cromopuntura, l’auricoloterapia… In questa sede presenteremo l’azione di alcune piante: ECHINACEA Natura: fresca azione energetica: · Aumenta le difese immunitarie (wei qi) · Elimina il vento-calore: faringiti, laringiti, febbre · Elimina umidità-calore nel polmone: bronchiti, sinusiti · Elimina umidità-calore in vescica: cistiti Tropismo (dove agisce): sistema immunitario, apparato respiratorio e urogenitale GINSENG Natura: tiepida Azione energetica: · Tonifica la yuan qi · Tonifica il qi · Tonico del polmone: respiro debole, sudorazione profusa · Tonifica milza e stomaco: astenia, inappetenza, diarrea cronica, diabete · Nutre lo yin e produce i liquidi: disidratazione · Chiarifica la mente e giova alla coscienza Tropismo: sistema nervoso, endocrino e immunitario; apparato gastroenterico e muscoloscheletrico SAMBUCO Natura: fresca Azione energetica: · Tratta il vento-calore: febbre, influenza, irritabilità, cefalea · Riduce le mucosità: sinusiti, tonsilliti, bronchiti catarrali, artriti (gonfiore) · Tratta la stasi di qi di fegato: costipazione, coliti, dolori intestinali · Drena il rene: edemi Tropismo: apparato respiratorio, gastroenterico e locomotore SALICE Natura: fredda azione energetica: · purifica il calore: artriti, cistiti · calma il fuoco del fegato: gastriti, cefalea, reumatismi, vertigini · nutre lo yin del rene e cuore: insonnia, artrosi e nevralgie tropismo: apparato ostoarticolare, sistema nervoso ZENZERO Natura: calda-tiepida azione energetica: · tonifica il movimento terra: digestione lenta, vomito, gastriti, dolori addominali · asciuga l’umidità: tosse con catarro · protegge dal vento-freddo: febbre, dolori muscolari tropismo: apparato gastroenterico, locomotore e respiratorio, TISANA ad azione antiinfiammatoria e diaforetica (si consiglia la preparazione da parte di un erborista) salice 30g eucalipto 15g tiglio 15g echinacea 20g sambuco 20g 3-4 cucchiai in un litro di acqua, infusione per 30 minuti, da bere durante la giornata RIMEDIO: zenzero (in presenza di brividi e freddolosità), soluzione idroalcolica: 30 gocce 3-4 volte al dì 16/9/2013 0 Commenti Il sentiero della natura![]() La Naturopatìa è una disciplina di origini antiche, è la disciplina che praticavano i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni, anche se più o meno consapevolmente; si fonda sullo studio sistematizzato dei rimedi naturali che appartengono alla nostra tradizione e si integra con i rimedi naturali frutto dell’esperienza di altri popoli. La naturopatia si avvicina al malessere e al disagio con un approccio globale alla salute, per cui ogni individuo viene visto nella sua totalità, a prescindere dal singolo disturbo, sulla base delle specifiche caratteristiche costituzionali e di stile di vita. Il termine deriva dall’inglese Nature’s path (“sentiero naturale”), ma racchiude anche un’altra interpretazione (“sentire secondo natura”, dal latino natura e dal greco pathos). Il Naturòpata non si occupa di diagnosi e terapia (che sono atti riservati al medico), ma invece ha il compito di riequilibrare il sistema psico-fisico-emozionale e stimolare la capacità di autodifesa e autoguarigione dell’organismo. Il principio di fondo, comune a molte discipline olistiche, è che l’essere vivente possiede sin dalla nascita un determinato quantitativo di energia vitale, che governa ogni processo biochimico seguendo un modello di “intelligenza biologica” (vis medicatrix Naturae, il potere curativo della Natura): è appunto la quantità di energia vitale di ogni persona – che varia nel tempo - a determinarne la salute o la malattia. La Naturopatia valuta questa “capacità” vitale e aiuta il soggetto a conservarla o a ripristinarla in caso di squilibri e disfunzioni. A questo scopo utilizza - in maniera integrata - molteplici metodi e tecniche naturali, quali: riflessologia plantare, fiori di Bach, consigli alimentari, Tui-na, cromopuntura, ecc. I princìpi fondamentali della Naturopatia sono quindi: il rispetto delle leggi biologiche che regolano la vita; l’attenzione rivolta alla persona e non solo al suo disturbo; il riequilibrio energetico; la corretta alimentazione; la disintossicazione dell’organismo. Il naturopata è un operatore che tramite tecniche non invasive riporta la persona nel suo equilibrio basale sia a livello fisico sia a livello mentale, non partendo dal sintomo, ma adottando un approccio che promuove le capacità di auto-guarigione del soggetto. Lo scopo del consulente in naturopatia è far riconoscere alla persona i propri squilibri, risintonizzarsi con i propri ritmi innati e attivare così i meccanismi innati di autoguarigione. Molte persone faticano a conoscere se stessi e la naturopatia può dare informazioni utili per comprendere meglio le cause e gli effetti di determinate abitudini o comportamenti. Le leggi fondamentali in naturopatia sono poche ma ben chiare: Primum non nocere : prima di tutto non far del male alle persone in nessun modo, ma fornire il sostegno più efficace con il minimo rischio; Vis medicatrix naturae: promuovere l'auto-guarigione dell'organismo stimolando la forza vitale naturale; Tolle causam: rimuovere le cause della malattia (quando possibile), piuttosto che sopprimerne i sintomi. E quando necessario saper consigliare l’intervento di un medico. Le regole fondamentali in naturopatia sono: rispettare le leggi naturali che regolano il corpo umano; apprese anche dallo studio dell’anatomia e della fisiologia; prestare attenzione alla singola persona e non solo alla sua malattia; promuovere il riequilibrio energetico attraverso, un’alimentazione equilibrata e naturale; favorire la disintossicazione dell’organismo dalle tossine fisiche ed emotive. La naturopatia non entra in competizione con la medicina “ufficiale” ma anzi con essa collabora. La naturopatia non è finalizzata a fare diagnosi e terapia delle patologie specifiche ma a favorire il benessere e il riequilibrio, proponendosi di mantenere o ripristinare la salute “secondo natura”. |
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Novembre 2019
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