30/11/2018 0 Commenti Dare valore al proprio tempo![]() Guida per gli studenti di tutti i livelli. Sono contento che abbiate intrapreso il percorso di studi nella nostra scuola, le conoscenze a cui avete la possibilità di attingere, non sono scritte sui libri, e la possibilità di praticare in una scuola come la nostra è un’esperienza davvero rara al giorno d’oggi; dove tutto è veloce, multimediale o superficiale, fermarsi a riflettere su se stessi e sul mondo che ci circonda è senz'altro un'atto di crescita inestimabile. Nel tempo che avete deciso di dedicare alla vostra formazione avete fatto una meravigliosa scelta, quello di espandere la vostra conoscenza e le vostre capacità. Per quanto possa essere predefinito un percorso, ogni persona ha una sua personale storia ed esperienza, e nonostante la nostra eccellenza nella formazione, è necessario che lo studente sia focalizzato su quello che sta facendo; impegnando il proprio tempo che le proprie risorse, per un bene che lo accompagnerà per tutta la vita. Non si tratta di un’esperienza fugace, la formazione, al pari di un allenamento, produce dei risultati solo se viene svolta nel modo più opportuno; al giorno d’oggi, dove tutto è apparenza, alcune persone hanno l’illusione che iscrivendosi in una palestra dove tutto è bello e scintillante, anche la loro forma fisica, lo sarà, a prescindere da quanto si impegnino nell’allenamento, ma non è così, se non si seguono le istruzioni degli allenatori, e non si frequentano le lezioni, i risultati saranno scarsi. Iscriversi ad un percorso formativo, è una scelta che comporta uno sforzo ed una dedizione che producono risultati buoni solo se lo studente si impegna con costanza in quello che fa, magari può sembrare superficiale spiegare queste cose a degli adulti, soprattutto se sensibilizzati su temi come il benessere, l’energia, e la natura, ma si tratta comunque di persone che hanno un lavoro, una famiglia o altri impegni, che a volte le portano a distogliere la propria attenzione da quello che stanno facendo. Dare un valore al proprio tempo, è questo l’importante, cogliere tutte le occasioni di formazione è importantissimo, non tanto per raccogliere tante informazioni, ma per vivere nella scuola lo spirito e l’esperienza della formazione, momento unico e irripetibile. Rimandare, polemizzare, fermarsi, sono tutte strategie fallimentari che indeboliscono prima di tutto la mente di chi le attua; al contrario partecipare, essere propositivi e tenere il passo delle attività, producono risultati soprendenti, sia nello spirito che nelle capacità dello studente. Uno dei nostri slogan “la Tua scuola”, si riferisce alla focalizzazione sull’individuo, che si “appropria” di uno spirito di partecipazione e di crescita che rende il percorso un periodo, sicuramente impegnativo, ma allietato da tanti momenti di incoraggiamento e crescita personale. Quindi consiglio agli studenti principianti, di essere attivi e mettere entusiasmo in quello che fanno; agli studenti avanzati, di continuare a dedicarsi il tempo della crescita, perché fermarsi, prima di aver raggiunto un obbiettivo, equivale a non essere mai partiti. L’entusiasmo e lo spirito di ricerca incessante sono il motore della vostra crescita personale. Mario Picconi
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28/11/2018 0 Commenti Qigong per operatori del benessere![]() La pratica del Qigong per operatori del benessere Nella nostra scuola abbiamo corsi di qigong all’interno dei programmi di formazione, qual è la funzione di questa disciplina? E’ utile per gli operatori del benessere, naturopati, olisci o tuina? Intanto diciamo che la MTC è alla base del programma di formazione nella nostra scuola, pertanto una pratica energetica che riguarda l’operatore è alla base sia della sua preparazione personale, che necessaria per una corretta esecuzione dei trattamenti. Quando si ha a che fare con l’energia delle persone è necessario essere in un buono stato energetico personale, per poter innanzitutto evitare di “ammorbare” le persone che trattiamo con la nostra negatività, che d’altro lato “schermarci” dalle influenze emotive, energetiche, fisiche, ecc… di cui possiamo caricarci mentre operiamo a contatto con una persona che può avere qualche problema personale. Non ultimo, una giornata di lavoro è pesante, sia fisicamente che emotivamente, e la nostra stabilità deve essere presente peer tutto il periodo dei trattamenti che offriamo. La capacità di centrarsi è una qualità mentale, ma come sappiamo, la pratica energetica del qigong, non è una semplice attività fisica, ma è un qualcosa che coinvolge tutte le varie strutture energetiche del corpo, compreso il sistema nervoso, la nostra emotività, i nostri sensi, ecc… Le serie di esercizi che insegniamo nei nostri corsi, sono congegnati per migliorare, aumentare ed equilibrare l’energia dell’operatore, per metterlo in grado di poter accrescere le sue capacità. Occorre infatti che l’operatore abbia una capacità di un certo livello, e che la sua sensibilità sia sempre attiva, sicuramente superiore alla persona che gli si affida per migliorare la salute. Qualsiasi lavoro ha una criticità, nel campo del benessere, chi lo promuove, deve anche poterlo manifestare, non con un semplice “credo”, ma nei fatti dell’espressione psico-fisica. Nella scuola di arti marziali, la Scuola del Fiume, dove ho insegnato per quasi 35 anni, un passaggio del mitico regolamento interno diceva, che il praticante deve “condurre una vitae quilibrata e dinamica, in armonia con l’ambiente che lo circonda” (cit.), questo vuol dire “essere” e non fare semplicemente, saper esprimere con la propria energia, non imitare un qualcosa che semplicemente pensiamo che sia giusto. La pratica del qigong rappresenta una metodica di lavoro sul corpo, la mente e tutto quello che in MTC viene chiamata “sostanza fondamentale”, quindi abbiamo la possibilità innanzitutto di migliorare la nostra di energia, e poterci poi occupare anche di quella delle altre persone, non ultimo anche quello di poter consigliare eventuali esercizi ai nostri clienti, trasferendo così anche la conoscenza di una pratica antica e molto particolare, utilissima per tanti aspetti, nelle università cinesi di medicina tradizionale, il qigong e il taijiquan, sono infatti chiamate “le pratiche di lunga vita”. Mario Picconi 26/11/2018 0 Commenti La cromopuntura in MTC![]() Questa metodica è una modalità particolare di stimolazione dei punti dell’agopuntura, si basa sull’utilizzazione di frequenze di luce emesse da un’apposito dispositivo. La nascita della cromopuntura è attribuita ad un ricercatore tedesco Peter Mandel e si propone di veicolare attraverso i meridiani dell’agopuntura e altri punti individuati dallo stesso Mandel una determinata informazione, che verrebbe ricevuta dal sistema nervoso. La basi della cromopuntura si fondano sugli studi della fisica quantistica e del biofisico Fritz A.Popp dell’Istituto Internazionale di biofisica di Kaiserlautern, egli è riuscito a dimostrare che le cellule di qualsiasi essere vivente emettono radiazioni di luce dette biofotoni. Questo tipo di radiazione rappresenta un campo energetico regolatore che esercita un’influenza fondamentale su tutti i processi biochimici. E’ su questa importante scoperta scientifica che Peter Mandel fonda gran parte di quello che è il bagaglio conoscitivo della metodica da lui sviluppata. La Cromopuntura permette di reintrodurre la corretta energia informativa laddove risiede un’informazione errata che nel tempo si esternalizza attraverso quello che noi definiamo comunemente (disturbo) sintomo. I colori sono delle onde elettromagnetiche che la nostra cortecia visiva riceve tramite la retina che è capace di distinguere le radiazioni elettromagnetiche con una lunghezza d’onda fra 380 e 750 nm e con una frequenza compresa fra i 400 e i 790 tera Herz; è proprio la frequenza della luce che determina il colore dell’oggetto da cui proviene la luce stessa. Peter Mandel ebbe una straordinaria intuizione: comprese che la materia fisica, i nostri tessuti, i nostri organi, sono un’unità di spettro nella quale ogni gruppo di cellule vibra ad una frequenza specifica e questa può essere espressa in uno dei sette colori dello spettro; ogni organo ha una sua specifica frequenza di trasmissione (per esempio il fegato con il giallo) e vibra in risonanza con essa. Ogni organismo vivente quindi irradia un debole ma permanente flusso di luce, emette cioè dei biofotoni, particelle di luce portatrici di informazioni. Sono questi biofotoni, secondo il professor Popp, il principale meccanismo di trasporto di informazione tra le cellule. Secondo il fisico tedesco la luce ed i fotoni partecipano alle operazioni di comunicazione nelle nostre cellule, essi regolano la crescita e la rigenerazione delle cellule stesse e controllano tutti i processi biochimici. Alterazioni della struttura organizzativa di questo campo possono esitare in una crescita cellulare anormale e quindi alterazione organica. Sulla base di queste considerazioni, un eventuale squilibrio può essere nuovamente armonizzato attraverso una frequenza nella quale quel determinato sistema-tessuto- vibra; questo consentirebbe la riattivazione delle linee di comunicazione bio fotonica interrotte, determina un’attività di ristrutturazione del campo bio fotonico e ripristina una vibrazione coerente. Il professor Popp spiega che un aumento della emissione di fotoni da parte di un sistema è sempre legato all’abbandono del coerente stato di equilibrio delle funzioni interne (situazione che poi porterà alla malattia), spiegando che i punti cutanei che emettono più biofotoni rispetto al resto della cute sono quei punti corrispondenti ai punti di agopuntura. Immaginiamo quindi i punti di agopuntura come dei chip, precisi distretti cutanei; agendo con il colore su di essi viene riordinata l’alterata informazione responsabile dell’insorgenza dei sintomi. In linea teorica la Cromopuntura copre tutta la clinica medica. Non si va ad agire infatti sul sintomo specifico, ma si interviene sulle alterazioni informative generali dell’organismo. Da un punto di vista strettamente statistico, però, ci sono sicuramente degli ambiti che rispondono particolarmente bene al trattamento con il colore. La Cromopuntura agisce particolarmente bene nelle seguenti aree: 1) Sindromi da dolore : artrosi, artriti, cervicalgie, lombalgie, gonalgie, cefalee, fibromialgie ecc. 2) Sfera neuro endocrina femminile: dai disturbi della sfera mestruale a quelli della menopausa, da problematiche legate alla fertilità alle disfunzioni della sfera sessuale. 3) Patologie ansioso-depressive ed in generale tutti gli stati di esaurimento psico-fisico. Nel corpo umano è stato dimostrata l’esistenza di vie di trasmissione della luce che corrispondono esattamente ai meridiani descritti dalla medicina tradizionale cinese. Le due componenti più importanti della cromopuntura sono la luce e la pelle. Attraverso specifici punti e zone della cute “per mezzo del colore” si inducono nella cellula e nei sistemi del corpo informazioni riequilibranti. Scuola Panakeia 20/11/2018 0 Commenti La coppettazioneLA COPPETTAZIONE IN MEDICINA CINESE
Uno dei testi cinesi più antichi che fa riferimento alla coppettazione è il “Manuale per le emergenze mediche” scritto ai tempi della dinastia Jing (281-341 d.c.), ma anche in molte altre parti del mondo si faceva uso di questa metodica, che veniva usata soprattutto per il drenaggio di essudati infiammatori. Lla medicina cinese ha sviluppato una tecnica più specifica e raffinata, rivolta al trattamento di molti disturbi. Praticabile da tutti, con una necessaria preparazione tecnica, la coppettazione (ba guan fa), consiste nell’applicare sulla cute una coppetta al cui interno sia creato il sottovuoto, questo provoca un effetto suzione che scolla i tessuti e favorisce la circolazione dei fluidi e del sangue (e secondo la MTC del Qi). Le indicazioni di questa metodica di trattamento riguardano tutte quelle condizioni dove sia necessario far circolare il Qi ed il sangue (xue) nei meridiani, quando si debbano combattere i fattori patogeni freddo e umidità, ed è efficace nelle condizioni di dolore muscolare. Nella clinica della medicina cinese si fa riferimento a trattamenti che riguardano:
La metodica di esecuzione prevede varie modalità, quella tradizionale, in cui si usa un cotone imbevuto di alcool a cui si da fuoco e si pone la fiamma all’interno della coppetta, creando così un sottovuoto; metodiche più moderne prevedono l’usi di strumenti a stantuffo o pompette per l’aspirazione dell’aria. Le coppette possono essere di diverso materiale: in bamboo, vetro, ceramica, plastica o silicone; ed hanno diverse dimensioni a seconda della superficie da trattare. L’applicazione prevede: la permanenza a dimora per 5-15 minuti; la coppettazione intermittente, dove si appoggia e stacca ripetutamente la coppetta, provocando un piacevole effetto; lo strisciamento sulla cute previa l’applicazione di un olio medicamentoso. Quest’ultima modalità si applica in modo preferenziale sulla schiena, lavorando così sul meridiano della vescica, dove si localizzano molti punti importanti sia a livello organico che psichico. I trattamenti possono essere eseguiti tenendo conto di vari aspetti:
Ad ogni modo questa metodica risulta essere sicura, affidabile e di facile apprendimento. Dott. Mario Picconi ![]() PRATICARE IL QIGONG, SUGGERIMENTI PER I PRINCIPIANTI Di Mario Picconi Spesso gli studenti che praticano il qigong, mi chiedono: “ quale sono gli esercizi migliori?”. Nel Qigong esistono svariate serie di esercizi, tipo gli 8 pezzi di broccato (Ba duan jin), oppure gli esercizi per i muscoli e tendini (Yi jin jing), ecc… ogni serie di esercizi ha una particolare funzione ed è progettata per agire secondo un certo sistema. Inoltre, una stessa serie può venir praticata in maniera diversa, sia in base allo stile del maestro, sia in base al fine che ci si propone. Ad esempio ho avuto diversi studenti: praticanti di arti marziali, operatori del benessere o persone comuni che cercano di migliorare la salute; ed ho potuto lavorare con medesime serie di esercizi, eseguiti in maniera differente a seconda della tipologia di studente e dei fini che si proponeva con la pratica del Qigong. Ad ogni modo, tornando alla domanda iniziale: “quale sono i migliori esercizi?”, la risposta, che magari non ci si aspetta da un maestro, è: “vanno bene tutti!”, e questa è una risposta importante per i principianti, in realtà tutti gli esercizi agiscono sugli stessi sistemi, energetico, endocrino, circolatorio, neuromuscolare, dell’individuo. Ci sono princìpi comuni, alla base di tutti gli esercizi, che rendono “funzionanti” gli esercizi di Qigong. Considerando gli esercizi rivolti al miglioramento della salute, tutte le serie vanno bene, anche la pratica di un singolo esercizio va bene, non occorre un tirocinio in un monastero, quello che rende efficace la pratica (oltre ad un buon insegnante) è la continuità con cui vengono praticati gli esercizi, cioè quotidianamente. Sulla base del tempo che scegliamo di dedicarci, anche solamente 12-20 minuti al giorno, rendono ragione dei poteri “miracolosi” di questi esercizi. La scelta del tempo è il grande segreto, “scegliere”, sembra ormai una opzione di pochi eletti, invece è proprio questo il segreto, staccare dai condizionamenti e prendersi del tempo mentale, prima, e fisico poi, per praticare con il giusto atteggiamento, ovvero quello di cercare una continuità nella pratica. Per quanto possa essere semplice un esercizio, occorre praticarlo a lungo prima di poterlo eseguire bene e ricavarne così i benefìci. Il Qigong è un’arte che può essere praticata da tutti, in qualsiasi condizione, ci sono alcuni aspetti a cui potreste prestare attenzione per praticare:
La continuità nella pratica vi farà ottenere i risultati che cercate. |
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Novembre 2019
CategorieTutto Coppettazione Crescita Personale Cromopuntura Discipline Dbn Filosofia Cinese Formazione Medicina Cinese Naturopatia Qigong/Taiji |
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