25/10/2013 0 Commenti Moxa, il calore che guarisce![]() Di Mario Picconi L’entusiasmo per lo sviluppo della medicina tradizionale cinese (MTC) ha fatto conoscere l’agopuntura e più recentemente il Tuina, è emerso un crescente interesse sulla dietetica cinese e per gli aspetti terapeutici del Qigong; l’uso della moxibustione è stato erronemanete accantonato o relegato ad un ruolo di tecnica accessoria della medicina cinese, questo non è esattamente il giusto ruolo per una tecnica che può essere considerata invece di importanza primaria. Il termine cinese che indica l’agopuntura è Zhen jiu che significa “ago-moxa”, per indicare un approccio completo che prevede il riscaldamento dell’agopunto come una tecnica molto efficace per muovere rapidamente il Qi. Fra l’altro l’efficacia del rapporto yin-yang degli aghi e della moxa per mette di ottenere un effetto più equilibrato sul qi. Tra i principali vantaggi della moxibustione:
Una mia personale esperienza mi ha portato a trattare su di me una frattura al radio dovuta ad un incidente motociclistico, in sole 3 settimane ero in grado di riprendere l’attività sportiva, il trattamento prevedeva due sedute giornaliere di moxa della durata di 20 minuti, con l’uso di punti locali sul polso e distali sull’avambraccio fino al gomito, la strategia terapeutica prevedeva di apportare sangue e sostanze nutrienti per via della vasodilatazione locale, e sbloccare i meridiani che transitano in zona tramite i punti a monte, soprattutto ho lavorato sui meridiani di intestino tenue e triplice riscaldatore. L’uso del calore per controllare il dolore segue il concetto della MTC secondo il quale dall’estremo dello yang si arriva allo yin, che è un concetto di movimento, di fatto le risposte fisiologiche del calore prevedono un temporaneo aumento della flogosi che consente l’arrivo dei fattori di gestione dell’infiammazione e della riparazione dei tessuti. Storico è l’uso del calore per il trattamento dell’Herpes Zooster (detto “fuoco di S. Antonio”), con cui ho trattato molti casi con buon successo. Buona è la risposta di malattie dermatologiche come la psoriasi (quando non troppo estesa) associata alla tecnica del Gua sha e del cerchiaggio con gli aghi. Diffusissimo è la tecnica del rivolgimento fetale, attraverso la stimolazione del punto 67 Bl. Per non parlare dell’uso della cauterizzazione a scopo anestetizzante, su alcuni punti di agopuntura ed in auricoloterapia. Il clima freddo e umido determina un aumento dei trattamenti di moxa con lo scopo di aumentare il calore nel corpo e accelerare la rimozione dell’umidità accumulata. La moxibustione si effettua tradizionalmente con sigari di Artemisia, che è un’erba che si trova anche in europa, le sue foglie vengono essiccate, macinate e polverizzate fino ad ottenere una consistenza simile al tabacco o alla lana, la sua caratteristica risiede nel modo in cui brucia, arde in modo regolare senza fiamma, questo la rende adatta allo scopo di poter regolare l’applicazione del calore. La moxa viene applicata in piccoli coni direttamente sui punti con l’interposizioni di fettine di zenzero; può essere manipolata sotto forma di sigari per trattamenti di media durata 10-20 minuti; messa in scatole con una griglia metallica o in applicatori di varia forma e posizionata su specifiche zone del corpo per trattamenti di più lunga durata, anche 40 minuti. E’ bene tenere presente che un operatore deve saper inquadrare il trattamento nell’ambito delle 8 regole e dell’equilibrio yin-yang, in quanto trattamenti errati non producono buoni risultati, e in certe condizioni l’uso della moxa e anche sconsigliato, non perché, come pensano alcuni, che “…se c’è calore non è bene usare la moxa…”, ma piuttosto perché il calore muovendo il Qi lo può muovere in direzioni sbagliate, aumentando i sintomi o creando problemi collaterali; quindi aldilà di trattamenti estemporanei è necessario aver appreso le basi del trattamento secondo la MTC da un insegnante competente.
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16/10/2013 0 Commenti Qigong, l'arte di coltivare la salute![]() Di Mario Picconi Il Qi Gong (o chi kung), è considerato come la base di tutte le pratiche terapeutiche e marziali della medicina cinese, nella sua forma originaria consiste in un lavoro sull'attenzione, sulla postura e sulla respirazione. Il lavoro sull' attenzione consiste nel liberare la mente da ogni tipo di pensiero. Il lavoro sulla postura consiste nel rilassare tutta la muscolatura volontaria e involontaria. Il lavoro sulla respirazione consiste nel coordinare il respiro, la mente e il movimento. La pratica del Qigong è alla portata di tutti, senza limiti di sesso ed età, esistono delle serie di esercizi che sono ovviamente più adatte a seconda delle esigenze di spazio, di tempo, di salute, di capacità personali e di quello che si vuole ottenere. Come ad esempio i BADUANJIN (8 pezzi di broccato), che servono per aumentare l’energia negli organi interni; gli YIJINJING (esercizi dei tendini e dei muscoli), che servono per migliorare la forza e l’agilità del corpo; gli esercizi dei 5 animali, quelli dei 6 suoni…e molti altri. Ci sono dei princìpi che caratterizzano il Qigong e che lo rendono differente da qualsiasi altra forma di attività fisica; se la pratica è corretta i benefici si avvertono immediatamente, sia dal punto di vista fisico che psichico, la continuità nella pratica serve per stabilizzare e rendere effettivi tali benefici. I requisiti per una buona e soddisfacente pratica sono: esercitarsi con costanza; diventare capaci di concentrarsi ed essere padroni di piccoli momenti nelle proprie giornate; allenarsi con un insegnante competente. I benefìci del Qigong si possono sperimentare quì e ora, nell'ambiente in cui viviamo, nelle condizioni in cui ci troviamo. Gli esercizi di Qigong sono molto differenziati per forma e funzione, ma tutti possiedono degli elementi in comune, il primo fra i quali è il lavoro della mente; tanto che il qigong può essere definito come una specie di addestramento finalizzato al miglioramento della salute fisica e mentale tramite l'applicazione del potere della mente, cosa si intende per "potere della mente?"
Il Qigong è PER TUTTI, giovani, adulti, anziani, in salute o deboli. Le persone in salute potranno aumentare il loro benessere e rafforzare il proprio corpo, le persone deboli o che hanno problemi di salute potranno aumentare la loro FORZA VITALE e attivare le funzioni di guarigione proprie dell'essere umano. Il Qigong porta molti benefìci anche agli OPERATORI OLISTICI: Agopuntori, Chiropratici, operatori Tuina, Fisioterapisti, Massaggiatori, Reiki Masters, praticanti di arti marziali, ecc... in pratica chiunque per lavoro operi sul riequilibrio funzionale ed energetico può trarne beneficio personale e lavorativo. Il Qigong è stato introdotto in occidente da almeno 40 anni ed ha esteso la sua popolarità in tutto il mondo. Molti ospedali e centri di riabilitazione hanno incorporato questa ARTE DELLA SALUTE nei loro programmi terapaeutici. Per quelli che sono costretti a stare seduti o in posizioni scomode per molto tempo nella loro giornata, è importante imparare il Qigong per dare al corpo una pausa di recupero. Quando il Qi è BLOCCATO all'interno del corpo ci si sente BLOCCATI fisicamente ed emozionalmente. La chiave per promuovere la salute del corpo è di assicurare un fluido scorrimento del Qi attraverso il corpo, portando e mantenendo un alto stato vitale. ![]() di Mario Picconi La dietetica ha una lunga tradizione in Cina ed ha accumulato nel tempo una grande esperienza che è giunta fino ai giorni nostri. Fin dai tempi antichi i cinesi verificarono la capacità degli alimenti di nutrire e rigenerare l’organismo, di stimolare alcune funzioni e inibirne altre, ma anche la capacità di certi alimenti di danneggiare l’organismo, alimentarsi quindi, per i cinesi, non è un atto “neutro”, comporta sempre delle reazioni dell’organismo, come in effetti ha poi verifato la moderna biologia. Un regime alimentare inadeguato nuoce alla salute e in condizioni patologiche, aggrava la malattia. Tutti noi nella nostra fantasia, o purtroppo per esperienza, sappiamo che “in ospedale” si mangia in modo strano… Ormai per via delle mense industriali, è una tradizione quasi dimenticata, ma aveva un preciso senso anche per noi “mangiare in bianco”. I cinesi hanno fatto di più, in tempi non sospetti hanno creato un sistema per proteggere la salute e aiutare l’organismo addirittura a guarire, attraverso la scelta di cibi adeguati con una preparazione idonea. In condizioni di salute, la dietetica cinese, si propone di mantenere l’uomo sano, tonificando l’energia corretta (che chiamano Zheng qi) e armonizzandone la circolazione nel corpo. Questa energia, oltre che garantire un corretto funzionamento degli organi interni, mantiene alte le difese contrastando l’attacco di fattori patogeni (virus, batteri) e climatici (atmosferici), garantendo l’ equilibrio psichico della persona; quest’ultimo punto è una grossa leva, che l’industria alimentare ha creato artificialmente sulle persone, infatti, nella nostra cultura “l’eccesso del gusto” è considerato una priorità perché soddisfa “emotivamente”, non necessariamente “qualitativamente”. Durante una malattia, la dietetica cinese non si limita ad “alleggerire” l’organismo, ma, al pari di una corretta terapia, si propone di utilizzare cibi, sapori, cotture, per determinare una risposta reattiva dell’organismo ed apportare quegli elementi che vengono a trovarsi in difetto; ad esempio se vengono a trovarsi in difetto il sangue e i liquidi (elementi yin) si somministrano elemanti che hanno proprietà yin come: alga hijiki, alga kombu, avena, banana, formaggio, funghi, spinaci, uova, vongole…. Gli alimenti vengono usati insieme ai farmaci (fitoterapia) secondo indicazioni specifiche, rigorosamente codificate. Per i medici cinesi la dietoterapia è considerato un trattamento di “elezione”, insieme ad altre metodiche, e si caratterizza differenziandosi; l’agopuntura ad esempio agisce su una quota di energia che esiste nell’organismo: la muove, la rallenta, la disperde…ma non la può aumentare quantitativamente; la dietetica può modificare il qi anche aumentandolo realmente. La dietetica è soprattutto ricerca di cibi idonei ad intervenire sull’energia dell’individuo, per lavorare sulla costituzione, sul vigore, bilanciare la funzionalità degli organi, e anche per imparare a conoscersi, perché si fonda anche sui “biotipi”, cioè su caratteristiche generali individuali, quindi la dietetica cinese tiene conto anche dell’individuo, diventando personalizzabile, in base alle caratteristiche di funzionamento individuali, questo è un concetto semplicemente fantastico. Studiare la dietetica cinese vuol dire evitare abitudini errate, migliorare la propria educazione alimentare e quella della propria famiglia, diminuire il numero di alimenti non idonei, migliorando la digestione e la nostra disponibilità energetica, questo ad esempio è importante per ridurre i sintomi della cattiva digestione, come sonnolenza, stanchezza, difficoltà di concentrazione. Ricordo che quando ero ragazzo avevo una professoressa che mi seguiva individualmente, insegnandomi psicologia, pedagogia e biologia; questa signora, non più giovane, aveva l’aspetto di una signora vecchio stile, nell’abbigliamento, nella cura di se, nella pelle, mi ricordava mia nonna… aveva tre lauree: lettere, biologia, lingue… la prima cosa che mi insegnò fu proprio che per avere la giusta concentrazione nello studio era determinante mangiare in maniera appropriata, quibndi mi propose delle ricette che avrei dovuto usare prima di andare a lezione, fu una rivelazione, ero incredibilmente più attento e memorizzavo meglio gli insegnamenti. |
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Novembre 2019
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