18/9/2013 0 Commenti trattare febbre e influenza![]() Questo tipo di disturbi è molto comune in questo periodo dell’anno, con l’arrivo del freddo e il cambio di stagione l’organismo non è preparato e può accadere di ammalarsi; attenzione però, non tutto il male vien per nuocere, la febbre è il tentativo dell’organismo di combattere da solo, anzi fino ad un certo punto è bene che il sistema immunitario faccia il suo dovere, dalla naturopatia possiamo trarre importanti consigli per consentire al nostro organismo di regolare la sua risposta, modulando l’azione difensiva, senza spegnerla… Ci auguriamo, con questa breve trattazione di dare degli spunti utili per provare l’utilizzo di qualche prodotto o tecnica di massaggio… Il trattamento della Febbre è rivolto ad abbassare l’iperpiressia, quando questa diventa così alta da risultare mal tollerata dalla persona, in questo caso bisogna tener conto delle condizioni generali del soggetto: età, stato di salute, preesistenza di patologie, affaticamento, stress… La natura non prevede le necessità di andare al lavoro, gestire gli impegni o le vacanze, quando arriva la febbre c’è una causa che va tenuta in considerazione, quindi affrontata in maniera adeguata. In generale la febbre è un segno di pronta risposta del sistema immunitario, vA quindi considerata un alleato…. In caso di una sindrome influenzale, occorre tenere in considerazione l’insieme dei sintomi e la loro localizzazione, pertanto il trattamento di una febbre con sindrome respiratoria, sarà diverso da quello per una sindrome gastroenterica, o da quello per una sindrome artromialgica. Fortunatamente è possibile combinare l’azione di più rimedi per poter aiutare l’organismo a dominare la malattia. Trattamento: in naturopatia possono essere utilizzate le piante (decotti, oli essenziali, estratti secchi, macerati glicerici, tinture madri), i fiori di Bach, la riflessologia plantare, il massaggio dei punti di agopuntura, la cromopuntura, l’auricoloterapia… In questa sede presenteremo l’azione di alcune piante: ECHINACEA Natura: fresca azione energetica: · Aumenta le difese immunitarie (wei qi) · Elimina il vento-calore: faringiti, laringiti, febbre · Elimina umidità-calore nel polmone: bronchiti, sinusiti · Elimina umidità-calore in vescica: cistiti Tropismo (dove agisce): sistema immunitario, apparato respiratorio e urogenitale GINSENG Natura: tiepida Azione energetica: · Tonifica la yuan qi · Tonifica il qi · Tonico del polmone: respiro debole, sudorazione profusa · Tonifica milza e stomaco: astenia, inappetenza, diarrea cronica, diabete · Nutre lo yin e produce i liquidi: disidratazione · Chiarifica la mente e giova alla coscienza Tropismo: sistema nervoso, endocrino e immunitario; apparato gastroenterico e muscoloscheletrico SAMBUCO Natura: fresca Azione energetica: · Tratta il vento-calore: febbre, influenza, irritabilità, cefalea · Riduce le mucosità: sinusiti, tonsilliti, bronchiti catarrali, artriti (gonfiore) · Tratta la stasi di qi di fegato: costipazione, coliti, dolori intestinali · Drena il rene: edemi Tropismo: apparato respiratorio, gastroenterico e locomotore SALICE Natura: fredda azione energetica: · purifica il calore: artriti, cistiti · calma il fuoco del fegato: gastriti, cefalea, reumatismi, vertigini · nutre lo yin del rene e cuore: insonnia, artrosi e nevralgie tropismo: apparato ostoarticolare, sistema nervoso ZENZERO Natura: calda-tiepida azione energetica: · tonifica il movimento terra: digestione lenta, vomito, gastriti, dolori addominali · asciuga l’umidità: tosse con catarro · protegge dal vento-freddo: febbre, dolori muscolari tropismo: apparato gastroenterico, locomotore e respiratorio, TISANA ad azione antiinfiammatoria e diaforetica (si consiglia la preparazione da parte di un erborista) salice 30g eucalipto 15g tiglio 15g echinacea 20g sambuco 20g 3-4 cucchiai in un litro di acqua, infusione per 30 minuti, da bere durante la giornata RIMEDIO: zenzero (in presenza di brividi e freddolosità), soluzione idroalcolica: 30 gocce 3-4 volte al dì
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16/9/2013 0 Commenti Il sentiero della natura![]() La Naturopatìa è una disciplina di origini antiche, è la disciplina che praticavano i nostri nonni e i nonni dei nostri nonni, anche se più o meno consapevolmente; si fonda sullo studio sistematizzato dei rimedi naturali che appartengono alla nostra tradizione e si integra con i rimedi naturali frutto dell’esperienza di altri popoli. La naturopatia si avvicina al malessere e al disagio con un approccio globale alla salute, per cui ogni individuo viene visto nella sua totalità, a prescindere dal singolo disturbo, sulla base delle specifiche caratteristiche costituzionali e di stile di vita. Il termine deriva dall’inglese Nature’s path (“sentiero naturale”), ma racchiude anche un’altra interpretazione (“sentire secondo natura”, dal latino natura e dal greco pathos). Il Naturòpata non si occupa di diagnosi e terapia (che sono atti riservati al medico), ma invece ha il compito di riequilibrare il sistema psico-fisico-emozionale e stimolare la capacità di autodifesa e autoguarigione dell’organismo. Il principio di fondo, comune a molte discipline olistiche, è che l’essere vivente possiede sin dalla nascita un determinato quantitativo di energia vitale, che governa ogni processo biochimico seguendo un modello di “intelligenza biologica” (vis medicatrix Naturae, il potere curativo della Natura): è appunto la quantità di energia vitale di ogni persona – che varia nel tempo - a determinarne la salute o la malattia. La Naturopatia valuta questa “capacità” vitale e aiuta il soggetto a conservarla o a ripristinarla in caso di squilibri e disfunzioni. A questo scopo utilizza - in maniera integrata - molteplici metodi e tecniche naturali, quali: riflessologia plantare, fiori di Bach, consigli alimentari, Tui-na, cromopuntura, ecc. I princìpi fondamentali della Naturopatia sono quindi: il rispetto delle leggi biologiche che regolano la vita; l’attenzione rivolta alla persona e non solo al suo disturbo; il riequilibrio energetico; la corretta alimentazione; la disintossicazione dell’organismo. Il naturopata è un operatore che tramite tecniche non invasive riporta la persona nel suo equilibrio basale sia a livello fisico sia a livello mentale, non partendo dal sintomo, ma adottando un approccio che promuove le capacità di auto-guarigione del soggetto. Lo scopo del consulente in naturopatia è far riconoscere alla persona i propri squilibri, risintonizzarsi con i propri ritmi innati e attivare così i meccanismi innati di autoguarigione. Molte persone faticano a conoscere se stessi e la naturopatia può dare informazioni utili per comprendere meglio le cause e gli effetti di determinate abitudini o comportamenti. Le leggi fondamentali in naturopatia sono poche ma ben chiare: Primum non nocere : prima di tutto non far del male alle persone in nessun modo, ma fornire il sostegno più efficace con il minimo rischio; Vis medicatrix naturae: promuovere l'auto-guarigione dell'organismo stimolando la forza vitale naturale; Tolle causam: rimuovere le cause della malattia (quando possibile), piuttosto che sopprimerne i sintomi. E quando necessario saper consigliare l’intervento di un medico. Le regole fondamentali in naturopatia sono: rispettare le leggi naturali che regolano il corpo umano; apprese anche dallo studio dell’anatomia e della fisiologia; prestare attenzione alla singola persona e non solo alla sua malattia; promuovere il riequilibrio energetico attraverso, un’alimentazione equilibrata e naturale; favorire la disintossicazione dell’organismo dalle tossine fisiche ed emotive. La naturopatia non entra in competizione con la medicina “ufficiale” ma anzi con essa collabora. La naturopatia non è finalizzata a fare diagnosi e terapia delle patologie specifiche ma a favorire il benessere e il riequilibrio, proponendosi di mantenere o ripristinare la salute “secondo natura”. 13/9/2013 0 Commenti Interroga la tua vita![]() I Ching è conosciuto come "Il libro dei mutamenti". La filosofia alla base de I Ching è quindi il mutamento, il cambiamento continuo. Tutto è impermanente, nulla rimane fisso ed indentico a se stesso, nulla è definitivo, nulla è predestinato. Nel mondo e nella nostra vita tutto cambia e ciascuna azione che compiamo è all'origine di un cambiamento, di un'azione futura, ed a loro volta queste azioni future saranno causa di altri cambiamenti, e così via. Il questo mondo dove tutto è impermanente e dove tutto cambia in continuazione, dove qualsiasi azione da il via ad una serie imprevedibile di cambiamenti a cascata, come sarebbe possibile predire il futuro? E' impossibile. L'unica previsione possibile è quella che risponde alla seguente domanda: viste le attuali condizioni, cosa succederà in futuro? L’ I Ching non è quindi la previsione di un futuro "che accadrà" comunque, ma è una fotografia del presente nella quale si scorgono, come se fossero dei movimenti veloci e sfocati, le traccie che porteranno al futuro.La fotografia che ci da l’ I Ching, è un'immagine della nostra posizione nel presente e tante immagini della nostra situazione nel futuro. Il nostro presente è il primo esagramma dell'oracolo, mentre le linee del mutamento rappresentano il sentiero che compiremo (ma spesso si tratta del suggerimento che I Ching ci offre per il nostro comportamento nel futuro) e l'esagramma risultante dal mutamento sarà la nostra condizione nel futuro (sempre che si sia seguito il sentiero rappresentato dalle linee del mutamento). Anche se la tradizione attribuisce la scrittura della porzione jing al re saggio fondatore della dinastia Zhou occidentale (il re Wen, che regnò tra il 1099 e il 1050 a.C.), è probabile che riceva la struttura che accettiamo come definitiva solo alla fine della dinastia Zhou occidentale o addirittura all'inizio del periodo Zhou orientale. Tradizionalmente si credeva che i princìpi dell'Yi Jing avessero avuto origine dal leggendario eroe Fu Hsi. Questa tradizione lo vede come uno dei primi sovrani della Cina (date tradizionali a.C.), a cui sarebbero stati rivelati i trigrammi (八卦 bā gùa), in maniera soprannaturale, da cui sono stati sviluppati gli esagrammi. La filosofia del "cambiamento" derivante da questo e da altri testi ha influenzato notevolmente la letteratura e l'amministrazione di governi e dinastie. Ll'Yi Jing era completo all'incirca al tempo della dinastia Han (200 a.C. circa). Quasi tutti i commentatori confuciani hanno studiato e commentato il testo, ed i primi commentari canonici al testo vengono attribuiti allo stesso Confucio. Comunque il testo non è stato fondamentale solo per i confuciani ma anche per i Taoisti, ed è stato utilizzato anche da molti buddisti. Dalla data della sua prima pubblicazione (parziale) in latino (1687) è diventato anche il più conosciuto testo cinese in Occidente. I Ching fu introdotto in Europa da Gottfried Wilhelm von Leibniz nella sua pubblicazione del 1697 Novissima sinica (Ultime notizie dalla Cina). Leibniz vide in quel simbolismo (linea spezzata=0; linea unita=1) un perfetto esempio di numerazione binaria come illustrò nel suo saggio del 1703, Spiegazione dell'aritmetica binaria. Dopo alcune parziali versioni, la prima vera e integrale traduzione in una lingua europea, fu quella (in tedesco) del grande sinologo Richard Wilhelm che la pubblicò nel 1924 (con una introduzione di Carl Gustav Jung). |
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